Al Palazzo del Consiglio regionale, la presentazione della nuova stagione teatrale di Sasso di Castalda.
Un progetto che ambisce a coinvolgere un pubblico ampio e a valorizzare il ruolo del teatro come collante sociale durante i mesi invernali. L’assessora alla Cultura Mariangela Laurino ha spiegato come l’iniziativa rappresenti un punto di riferimento per la comunità, offrendo occasioni di incontro e condivisione in un periodo dell’anno in cui la vita nei centri interni tende fisiologicamente a rallentare. Ha sottolineato come il teatro, con il suo calore umano ed emotivo, riesca a creare un clima più accogliente, capace di mitigare simbolicamente la rigidità dell’inverno e di rafforzare il senso di appartenenza tra i cittadini di Sasso di Castalda e dei comuni limitrofi.
La programmazione, curata da Oltre Finisterre, propone dieci spettacoli, di cui otto firmati da compagnie professionali, oltre a due appuntamenti omaggio dedicati agli abbonati. Il responsabile creativo Giuseppe Pepe ha evidenziato la volontà di costruire una proposta artistica autonoma rispetto ai circuiti più diffusi in regione, spesso orientati alla ripetizione degli stessi titoli in luoghi diversi. L’obiettivo dichiarato è quello di dare vita a una stagione che rispecchi un’identità teatrale indipendente, frutto del lavoro condiviso con Rosanna Corleto e Domenico Gaito.
Il cartellone partirà il 14 dicembre con il Don Chisciotte della Compagnia Teatro della Settimana, formazione giovane proveniente da Vicenza e riconosciuta per la sua capacità di reinterpretare la commedia dell’arte con grande fedeltà alla tradizione, qualità che nel panorama nazionale e internazionale la colloca tra gli esponenti più autorevoli del genere. La stagione proseguirà tra gennaio e febbraio, per concludersi il 29 marzo con una commedia brillante nata dalla penna di Paolo Caiazzo e Daniele Coniglio. Il lavoro, dal taglio generazionale e dal tono leggero, racconterà dinamiche familiari contemporanee attraverso la storia di un padre alle prese con le trasformazioni della vita quotidiana.
L’incontro ha messo in evidenza l’impegno di Sasso di Castalda nel mantenere viva l’offerta culturale anche nei mesi più difficili, valorizzando il teatro non soltanto come forma artistica, ma come strumento capace di tenere unita una comunità e di offrire momenti di serenità e partecipazione condivisa.
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