L’Alsia – Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura – annuncia la pubblicazione del primo avviso di asta pubblica relativo ai beni della Riforma Fondiaria, nell’ambito del Regolamento regionale n. 3/2022 sulla gestione e dismissione del patrimonio.
Si tratta di un passaggio rilevante nel percorso di valorizzazione di immobili e terreni non più funzionali alle attività istituzionali dell’Agenzia. L’obiettivo dell’Alsia è favorire il recupero e il riutilizzo di beni ormai privi di funzione, restituendoli al tessuto economico e territoriale e riportandoli a nuova vita attraverso investimenti privati o nuove progettualità locali.
Un’eredità storica che torna al territorio, la Riforma Fondiaria, attuata in Basilicata a partire dagli anni Cinquanta, ha rappresentato uno dei più significativi interventi di modernizzazione del mondo agricolo meridionale. La creazione di nuovi poderi, l’insediamento di famiglie contadine, la costruzione di infrastrutture rurali e centri di servizio hanno contribuito a ridisegnare l’assetto produttivo e sociale delle campagne lucane. Oggi, a distanza di decenni, parte di quel patrimonio – divenuto nel tempo non più funzionale agli scopi istituzionali – necessita di un nuovo ciclo di utilizzo. La dismissione, regolata con criteri di trasparenza e tutela del valore pubblico, non rappresenta solo un atto amministrativo, è un processo che restituisce ai territori porzioni di storia, spazi e opportunità, permettendo il recupero di immobili altrimenti destinati al degrado e incentivando nuova vitalità economica e sociale nelle aree rurali.
Il bene all’asta, oggetto di questa prima procedura è il primo piano di un edificio situato nella frazione San Nicola di Melfi, con una superficie di 78 metri quadri. L’asta è aperta a persone fisiche e giuridiche in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Le offerte dovranno pervenire in plico chiuso presso l’Ufficio Protocollo dell’Agenzia (Via Annunziatella 64, Matera) entro le ore 13:00 del 15 gennaio 2026.
La documentazione completa, comprensiva dei modelli di domanda, è disponibile sul sito istituzionale www.alsia.it, dove saranno pubblicate anche eventuali comunicazioni aggiuntive e la data della seduta pubblica di apertura delle offerte.
È inoltre obbligatorio effettuare un sopralluogo entro il 9 gennaio 2026, previo appuntamento tramite posta elettronica certificata (
“Con questa prima asta – dichiara il direttore Michele Blasi – si intende avviare un percorso strutturato di razionalizzazione e valorizzazione dei beni della Riforma Fondiaria. Mettere a disposizione del territorio immobili non più utilizzati significa offrire nuove opportunità di investimento e recupero, nel pieno rispetto della trasparenza e delle norme regionali. Questa iniziativa rappresenta un passaggio strategico per l’Agenzia: non solo perché consente di riallineare il patrimonio alle attuali esigenze operative, ma anche perché permette di restituire ai cittadini e alle comunità locali spazi che appartengono alla loro storia. Parliamo di beni nati in un’epoca in cui la Riforma Fondiaria contribuì profondamente alla trasformazione sociale ed economica delle campagne lucane. Oggi, attraverso un processo ordinato e rigoroso, vogliamo accompagnare questi stessi beni verso una nuova funzione, favorendo interventi di recupero che possano generare valore economico, sociale e paesaggistico. L’Alsia – prosegue Blasi – continuerà a operare con la massima chiarezza e pubblicità degli atti, garantendo procedure aperte e accessibili. Queste aste non sono soltanto uno strumento amministrativo: rappresentano un’occasione per stimolare iniziative imprenditoriali, rafforzare la presenza di servizi e attività nelle aree rurali e sostenere, in senso più ampio, una gestione responsabile e sostenibile del territorio regionale.”
