NAPOLI (FDI): “CON URSO L’ITALIA TORNA PROTAGONISTA NELLO SPAZIO"

NAPOLI (FDI): “CON URSO L’ITALIA TORNA PROTAGONISTA NELLO SPAZIO"

"La scelta dell’Italia di aumentare a 3,5 miliardi di euro il contributo all’Agenzia Spaziale Europea, assumendo la presidenza della Ministeriale ESA e garantendo la presenza di un astronauta italiano nella missione lunare Artemis, non è solo una bella pagina di orgoglio nazionale: è una svolta industriale e geopolitica che porta la firma del Governo Meloni e del ministro Adolfo Urso".


Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Basilicata, Michele Napoli, commentando gli esiti del Council Meeting at Ministerial Level 2025 di Brema. "Urso ha riportato l’Italia al centro delle grandi scelte europee sullo spazio – prosegue Napoli – costruendo una strategia che tiene insieme sicurezza, industria, ricerca e diplomazia economica. Non parliamo di un capitolo di nicchia, ma di uno dei settori più dinamici dell’economia reale: la space economy è ormai riconosciuta come comparto strategico per l’industria nazionale e nuovo ambito di valorizzazione del Made in Italy tecnologico, sostenuto dalla prima legge italiana sullo spazio, che fa da riferimento anche al quadro europeo".


"Secondo i dati illustrati dallo stesso ministro - sottolinea Napoli - la space economy italiana vale circa 4 miliardi di euro, con circa 400 aziende e 13 mila addetti; l’Italia è terzo Paese in Europa e sesto al mondo per investimenti spaziali in rapporto al PIL, con un export del comparto in forte crescita."


"Sono numeri che parlano chiaro: lo spazio non è più fantascienza, ma filiera produttiva, posti di lavoro qualificati, opportunità per i nostri giovani ingegneri, informatici, tecnici, ricercatori. È qui che un centrodestra di Governo serio deve avere il coraggio di guardare, invece di rassegnarsi alla narrazione di una Basilicata piccola, marginale e assistita."


Napoli "rilancia il ruolo della regione: Il Presidente Bardi ha giustamente ricordato che la Basilicata è già un punto di riferimento, grazie al Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo” di Matera, riconosciuto a livello internazionale per la ricerca e le applicazioni spaziali. Ma oggi non basta più essere “un polo di eccellenza”: dobbiamo diventare il laboratorio italiano delle applicazioni della space economy, a partire dall’osservazione della Terra, dalla gestione delle risorse idriche, dal monitoraggio ambientale, dalla sicurezza delle infrastrutture, dall’agricoltura di precisione."


"Con la presidenza italiana della Ministeriale ESA fino al 2028 e con una strategia nazionale chiara, la Basilicata ha una finestra irripetibile: per attrarre investimenti industriali legati ai servizi satellitari e ai dati; per rafforzare i percorsi formativi dell’Università della Basilicata e degli istituti tecnici superiori sui temi spazio–data–intelligenza artificiale; per favorire start-up e PMI che usano i dati spaziali per innovare in agricoltura, energia, tutela del territorio, protezione civile; per collegare Matera e Potenza ad una vera 'via italiana allo spazio', insieme ai poli di Lazio, Piemonte, Abruzzo e alle altre regioni protagoniste."


"Da capogruppo di Fratelli d’Italia – annuncia Napoli – d' accordo col Presidente Bardi e l’intera maggioranza di Centrodestra mi farò promotore in Consiglio regionale di un piano “Basilicata Spazio 2030”, che metta a sistema: una cabina di regia regionale con Governo, ASI, ESA e mondo produttivo; un distretto lucano della space economy, collegato ai network europei e nazionali; strumenti mirati della prossima programmazione europea e nazionale per finanziare ricerca, trasferimento tecnologico e nuove imprese del settore; percorsi di orientamento e formazione per i giovani lucani, perché nessuno sia costretto ad andare via per lavorare in questi ambiti di frontiera."


" Con il Governo Meloni e con il ministro Urso - conclude Napoli -  l’Italia torna protagonista nello spazio. Il nostro compito, come centrodestra di governo in Basilicata, è semplice e impegnativo allo stesso tempo: fare in modo che una parte di questa nuova leadership passi da qui. Non per chiedere favori, ma perché abbiamo competenze, strutture e un posizionamento europeo che ce lo consentono. La sfida è chiara: o saremo capaci di trasformare il patrimonio di Matera e del nostro sistema scientifico in una vera filiera regionale della space economy, oppure resteremo spettatori di un gioco che altri stanno già vincendo. Io ho scelto da che parte stare: con una Basilicata che smette di sentirsi periferia e inizia a comportarsi da protagonista".


 

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