La Giunta regionale della Basilicata ha approvato la proroga per almeno un biennio dell’attività del punto nascita di Melfi, avviando al contempo, un percorso di ulteriore potenziamento.
La misura si inserisce nel quadro della più ampia riorganizzazione della rete dei punti nascita regionali e anticipa le linee strategiche del nuovo Piano Sociosanitario Regionale, rispondendo anche alle criticità sollevate dal comitato LEA ministeriale.
Il provvedimento nasce dalla volontà di garantire la continuità di un presidio essenziale in un’area strategica della Basilicata, il Vulture-Melfese, che conta circa 100.000 abitanti, un importante polo industriale e prospettive di sviluppo demografico. Negli ultimi anni, l’ospedale di Melfi ha beneficiato di significativi investimenti infrastrutturali e tecnologici, con interventi mirati al rafforzamento dei reparti di Ostetricia, Ginecologia, Pediatria e Neonatologia.
L’obiettivo è assicurare standard di sicurezza e qualità in linea con le direttive ministeriali. La Regione aveva già previsto azioni coordinate tra l’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” e l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza per il rilancio del punto nascita, favorendo la piena sicurezza del percorso nascita e un adeguato numero di parti annui. Con la nuova deliberazione, la Giunta impegna l’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” a proseguire e rafforzare le azioni di potenziamento del punto nascita di Melfi.
Entro il 30 novembre 2025, i direttori generali delle aziende sanitarie regionali dovranno inoltre sottoscrivere un protocollo d’intesa per la messa a disposizione di personale medico proveniente da altri punti nascita conformi agli standard nazionali e per la promozione di iniziative di sensibilizzazione dei medici del territorio, volte a ridurre la mobilità passiva.
“Abbiamo scelto di mantenere attivo il punto nascita di Melfi – dichiara l’assessore Cosimo Latronico – perché rappresenta un presidio fondamentale per l’area nord della Basilicata, che altrimenti sarebbe penalizzata da distanze e tempi di percorrenza incompatibili con la sicurezza delle mamme e dei neonati. La proroga biennale sarà sottoposta alla valutazione del comitato LEA e ci permetterà, qualora approvata dal Ministero, di consolidare il lavoro avviato, potenziare il personale e migliorare ulteriormente l’offerta di servizi, in un’ottica di rete integrata tra ospedale e territorio”.




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