VERTENZA NATUZZI, I SINDACATI: CONFERMATA LA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA

VERTENZA NATUZZI, I SINDACATI: CONFERMATA LA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA

I sindacati Fillea Cgil, Filcams Cisl e Feneal Uil, unitamente a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs, hanno incontrato l’azienda Natuzzi.  Al tavolo è stato condiviso l'avvio del confronto sulla nuova cassa integrazione straordinaria a partire dai prossimi giorni, in attesa della convocazione ufficiale del tavolo ministeriale e la presentazione del nuovo piano industriale, convocazione che verrà sollecitata dai sindacati quale passaggio fondamentale per avere garanzie e prospettive certe. 


Nella riunione l’azienda ha confermato la volontà di procedere alla presentazione di un nuovo piano industriale, con l’obiettivo di garantire la continuità produttiva e il rilancio della Natuzzi, accompagnando allo stesso tempo le necessarie misure di riorganizzazione attraverso strumenti quali gli ammortizzatori sociali e percorsi di formazione e riqualificazione professionale. È pertanto confermato l’utilizzo della nuova cassa integrazione straordinaria al 1° novembre 2025, con l’obiettivo di arrivare alla prima unificazione operativa entro gennaio 2026 e alla messa a regime del nuovo assetto entro febbraio 2026. 


I sindacati hanno ribadito la soddisfazione per la proroga della cassa integrazione straordinaria e chiesto di definire un piano di applicazione dello strumento condiviso, basato su esigenze produttive reali e criteri trasparenti, per garantire equità e tutela del personale. In questa prospettiva, nei prossimi giorni prenderà avvio un confronto tra azienda, RSU/RSA e strutture territoriali, regionali e nazionali, con una commissione paritetica che vedrà poi altri momenti di discussione tutti insieme in due date già fissate nel mese di dicembre. 


Nella stessa riunione le organizzazioni sindacali hanno chiesto certezze sui tempi di pagamento delle retribuzioni e della tredicesima, oltre che un confronto tecnico per definire modalità e tempi di eventuali forme di incentivazione all’esodo a seguito del mancato rifinanziamento del contratto di espansione, sempre nel pieno rispetto dei diritti delle lavoratrici e lavoratori e della trasparenza delle informazioni. 


Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito la necessità di un percorso unitario e condiviso, fondato su corrette relazioni industriali e sulla tutela dell’occupazione, affinché ogni scelta sia orientata alla salvaguardia dei posti di lavoro e alla prospettiva di sviluppo dell’azienda nel nostro Paese.  Questa prospettiva potrà realizzarsi solo a fronte della presentazione di un piano industriale convincente, con la garanzia di tutte le istituzioni, una volta approvati i sostegni economici dati dalla cassa integrazione straordinaria per aziende strategicamente rilevanti, che tutelando per tutto il 2026 la copertura economica fin qui ricevuta, permetterà di comporre il quadro completo della ristrutturazione complessiva degli stabilimenti di gruppo. 
 

 


 

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