“Il cronoprogramma annunciato dall’assessore regionale Cosimo Latronico dovrebbe portare il Consiglio regionale a discutere e approvare entro dicembre 2025, quest’anno, il nuovo Piano Sanitario Regionale.
Non riprendo le questioni sollevate in IV Commissione a giugno in occasione della presentazione del documento preliminare e le questioni sollevate più in Consiglio regionale rispetto alle scelte che il Piano dovrebbe contenere. Segnalo, tuttavia, come la vicenda del punto nascita a Melfi, anche per effetto delle attenzioni che sono state poste sul tema, rinvia al Piano per espressa deliberazione della Giunta regionale”. È quanto afferma Piero Lacorazza, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che prosegue:
“Così come le questioni legate alla continuità assistenziale e alla medicina territoriale che da un anno, a partire dalla DGR 600/2024, abbiamo posto prima che si verificassero gli impatti che si registrano sui territori. Il punto è la responsabilità della politica rispetto alla programmazione, alla definizione e al governo del processo di organizzazione dei servizi sul territorio.
Ovviamente ci sembra difficile che il Piano Sanitario possa approdare per l’approvazione in Consiglio entro dicembre poiché al momento alcun contenuto reale e concreto è stato sottoposto al dibattito pubblico. Aggiungo che per Ospedali e Case di Comunità avevo chiesto in Consiglio un aggiornamento sull’avanzamento dei lavori e in Commissione un’audizione per capirne l’attribuzione del personale per darne piena funzionalità”.
“Ricordo – conclude Lacorazza - che su tutti questi temi abbiamo anche depositato una risoluzione in occasione del Consiglio regionale straordinario che si è occupato di sanità. E, tuttavia, questa incertezza si aggiunge ai dati preoccupanti che portano 60.000 lucani a rinunciare alle cure, a pagare 130 milioni di euro all’anno per i lucani che si curano fuori e all’utilizzo per coprire i deficit delle compensazioni ambientali derivanti dall’estrazione petrolifera”.




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