Il Comitato per la Pace di Potenza esprime profonda preoccupazione e rammarico per il silenzio e l’inerzia dell’Amministrazione comunale rispetto alle reiterate richieste di confronto sulla tragica situazione in Palestina.
Fin dal mese di giugno 2024, all’indomani dell’elezione del nuovo Sindaco, il Comitato ha formalmente chiesto un incontro per discutere del ruolo che anche la città di Potenza avrebbe potuto assumere, in coerenza con i principi di pace, giustizia e solidarietà internazionale sanciti dalla nostra Costituzione.
Nonostante numerose sollecitazioni, nessuna risposta è pervenuta dall’Amministrazione. Solo dopo quasi un anno, a seguito di ulteriori richieste, il Comitato è stato ricevuto dalla IV Commissione Consiliare del Comune di Potenza, il 30 settembre 2025.
Durante quell’incontro, il Comitato ha avanzato precise proposte di impegno civile e politico, invitando il Consiglio Comunale ad attivarsi concretamente in sostegno al popolo palestinese. In particolare, ha richiesto:
il riconoscimento formale dello Stato di Palestina e la sollecitazione al Governo italiano, tra i pochi a non aver ancora compiuto tale passo, ad assumere questa posizione di alto valore simbolico e politico; la promozione di corridoi umanitari permanenti per l’accoglienza di profughi e feriti e la disponibilità della città di Potenza ad accoglierli; la possibilità di un gemellaggio tra Potenza e una città palestinese, come segno di vicinanza concreta e di cooperazione civile; la sospensione o non conclusione di accordi con enti, istituzioni o agenzie riconducibili allo Stato di Israele; l’adozione di gesti simbolici, come l’esposizione delle bandiere della pace e della Palestina sul Palazzo di Città, per manifestare pubblicamente una posizione di solidarietà; la convocazione di un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza per un confronto partecipato sul tema della pace e dei diritti umani.
A oggi, tuttavia, nessuna di queste richieste ha trovato seguito né da parte del Sindaco né del Consiglio Comunale, nonostante gli impegni assunti durante l’audizione del 30 settembre.
Forse l’Amministrazione comunale di Potenza ritiene che il cessate il fuoco proclamato il 10 ottobre scorso segni davvero la fine della questione palestinese e che quindi non c’è nulla di cui preoccuparsi? Pensa forse che il genocidio sia terminato? Che l’occupazione illegale dei territori palestinesi sia cessata? Crede che non ci sia più bisogno di gesti simbolici e/o azioni concrete di supporto e sostegno alla popolazione palestinese?
Gaza rimane un immenso campo di rovine con neanche troppo nascoste mire neocolonialiste, mentre in Cisgiordania prosegue, nell’indifferenza generale, l’espansione degli insediamenti.
Di fronte a questa realtà, il silenzio delle istituzioni locali rappresenta una forma di complicità che Potenza non può permettersi.Il Comitato per la Pace rinnova quindi il proprio appello al Comune di Potenza affinché si assuma la responsabilità morale e civile di schierarsi apertamente per la pace e la giustizia, per i diritti universali del popolo palestinese, rompendo il muro dell’indifferenza e restituendo voce alla solidarietà.













