“E’ sempre più urgente mettere un punto fermo sul presente e sul futuro della Centrale del Mercure”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle attività produttive Cupparo, presente insieme all’assessore all’ambiente Mongiello all’incontro organizzato a Castelluccio inferiore. Per l’assessore “tutela dell’Ambiente, attività produttive e lavoro sono tre esigenze che devono assolutamente trovare un punto di conciliazione. Non ci può essere nessuna incompatibilità tra la transizione ecologica e la tutela dei lavoratori”.
Cupparo ha sostenuto che “la filiera delle biomasse continua a rappresentare la prima fonte di energia rinnovabile a livello nazionale e internazionale. Un esempio importante viene dal Progetto Biomasse presentato da Stellantis per lo stabilimento di Melfi, con l’utilizzo di sottoprodotti derivanti dalla lavorazione agricola e dalle attività zootecniche, gli scarti colturali, i reflui degli allevamenti zootecnici e la frazione organica dei rifiuti solidi urbani raccolti in modo differenziato”.
“Una questione che è al centro dell’agenda della Giunta Regionale anche attraverso le continue interlocuzioni con il governo, il Ministero competente e la Regione Calabria”.
Cupparo in proposito della posizione del Presidente della Regione Calabria Occhiuto, ha ribadito che il Presidente Bardi ha espresso in più occasioni le motivazioni di dissenso e differenzazione di posizione. “Esse – ha spiegato – nascono innanzitutto da un’esigenza che avvertiamo: è necessario che siano assunte posizioni decise che tengano conto della volontà espressa da Comuni lucani e calabresi, dalle forze sociali e imprenditoriali, delle necessità delle comunità locali, anche in relazione ai lavoratori che sono impiegati presso la Centrale del Mercure e che vanno salvaguardati. Ricordo un dato di fonte sindacale: per la Cgil calabrese e l’organizzazione nazionale di categoria la chiusura della centrale mette a rischio 1.500 posti di lavoro lungo tutta la filiera produttiva.
L’assessore Mongiello: “Desidero esprimere la mia profonda stima a tutti i presenti e ribadire l’impegno costante della Regione Basilicata nel perseguire politiche ambientali responsabili e trasparenti. In questo contesto, l’analisi dei dati scientifici riveste un ruolo fondamentale per orientare le nostre decisioni e garantire la tutela del nostro territorio”.
Pur riconoscendo che ogni attività umana comporta un impatto, Mongiello ha detto: “sosteniamo con convinzione la proposta di valorizzare la centrale come patrimonio culturale, integrandola nel processo di riqualificazione già avviato”. Nella seconda parte del suo intervento l’assessore regionale all’Ambiente e Transizione energetica ha chiarito: “La collaborazione con i sindaci, in particolare con il sindaco Campanella, è essenziale per la tutela e la valorizzazione del Parco del Pollino. Abbiamo applicato la deroga espressamente prevista dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri, riconoscendo il ruolo fondamentale degli enti locali nella salvaguardia del nostro patrimonio naturale”.