La Fondazione Gimbe mette in guardia dai contraccolpi che potrebbe produrre l'autonomia differenziata sul settore sanitario. Secondo i dati del report sulla mobilità sanitaria interregionale il gap tra Nord e Sud sembra essere destinato ad aumentare ulteriormente.
Il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, avverte: "Le Regioni del Sud non avranno alcun vantaggio dall'automomia differenziata: essendo tutte (tranne la Basilicata) in Piano di rientro o addirittura commissariate come Calabria e Molise, non avrebbero nemmeno le condizioni per richiedere maggiori autonomie in sanità. Il Paese, indebitando le future generazioni, ha sottoscritto il Pnrr che ha come obiettivo trasversale a tutte le missioni proprio quello di ridurre le diseguaglianze regionali e territoriali".
Ma veniamo ai dati sulla mobilità sanitaria. In Basilicata - secondo quanto reso noto dalla Fondazione Gimbe - per il 2021 è stato rilevato un saldo negativo moderato della mobilità sanitaria regionale, pari a -83,5 milioni di euro di cui crediti per circa 44,8 milioni di euro (la regione si colloca in 16/a posizione) e debiti per circa 128,3 milioni di euro (in questo caso si colloca in 14/a posizione). "Il volume dell’erogazione di ricoveri e prestazioni specialistiche da parte di strutture private è un indicatore della presenza e della capacità attrattiva del privato accreditato. La Basilicata - si legge nel report di Gimbe - si colloca in 21/a posizione con le strutture private che erogano il'8,6% del valore totale della mobilità sanitaria attiva regionale (media Italia 54,7%).