Diga di Monte Cotugno, il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo, esprime forte preoccupazione in merito ai ritardi nell’avvio dei lavori di adeguamento e presenta una interrogazione urgente.
Chiorazzo fa presente che, "nonostante l'annuncio dello scorso 3 agosto da parte dell’Assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, che prevedeva l'apertura del cantiere per ottobre 2024 e il completamento dei lavori entro marzo 2025, ad oggi non si registra alcun avanzamento operativo. Questa situazione compromette gravemente l’approvvigionamento idrico dell’invaso, con il rischio di ripercussioni pesanti, a partire già dalla prossima stagione estiva, sul comparto agricolo e produttivo dell’area del senisese e del metapontino, oltre che per le popolazioni della Basilicata e della Puglia".
Chiorazzo fa presente che attualmente "l'invaso contiene solo 36 milioni di metri cubi netti d’acqua, a fronte di una capacità massima di 480 milioni di metri cubi". "Va inoltre ricordato - prosegue - che i lavori per il ripristino della capacità di invasamento della diga erano stati appaltati già nel 2015. Tuttavia, per responsabilità e lentezze attribuibili a tutti gli enti preposti, Regione Basilicata compresa, non sono ancora stati avviati".
Nell’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta Regionale, Chiorazzo chiede "chiarimenti sulle ragioni che hanno causato i ritardi nell’avvio dei lavori e si sollecita la definizione di un cronoprogramma aggiornato per l’esecuzione degli interventi annunciati. È stato inoltre richiesto che venga convocato con urgenza un tavolo tecnico-istituzionale, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, a cominciare da Acque del Sud e Autorità di Distretto".