In occasione della festività di Santa Barbara – protettrice dei minatori – una delegazione della Feneal-Uil della Basilicata ha partecipato alla celebrazione della festa religiosa e all’incontro successivo di minatori-lavoratori edili che si sono tenuti all’interno di una galleria presso il Cantiere della Ricciardello Costruzioni a Maratea.
Per il segretario regionale della Feneal Carmine Lombardi, “l’attività degli edili impegnati nelle gallerie è fortemente usurante e si svolge in condizioni difficili. Per questo non intendiamo abbassare la guardia in tema di sicurezza a partire dall'implementamento del servizio Rlst, proprio come sottllineato dalla campagna voluta dalla Uil "0 morti" sul lavoro. La prevenzione, antinfortunistica va rafforzata e anche il fenomeno delle malattie professionali nei cantieri continua a preoccuparci."
"Ma – prosegue ancora il segretario Feneal – è in tema di previdenza che i lavoratori edili pagano di più. Noi – aggiunge – rappresentiamo una categoria di lavoratori, quelli delle costruzioni, che appartengono a una tipologia d’impiego effettivamente pesante, usurante e la cui durata è limitata e dettata dai tempi delle opere da realizzare".
"La realtà – aggiunge Lombardi – è che nella vita lavorativa di un muratore che, prestando la sua attività ai cantieri è impiegato solo per la durata dell’opera e si accumulano mediamente 26-28 anni di contributi. Un livello molto lontano dai 42 anni introdotti con la riforma Fornero, mentre solo i minatori, gli asfaltatori e i cavatori sono rientrati nei lavori usuranti".
"A tal proposito, conclude il Sindacalista, bisognerebbe allargare a tutti gli edili le maglie dei lavori usuranti ma soprattutto garantire maggiore continuità delle maestranze attraverso una migliore programmazione delle opere pubbliche da realizzare accorciando i tempi della burocrazia che spesso ne rallentano la cantierizzazione." Alla manifestazione hanno partecipato rappresentanti di Anas, l'assessore alle Infrastrutture Pasquale Pepe e il Sindaco di Maratea Cesare Albanese.
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