#RIGENERABOSCHI SI PRENDE CURA DEGLI ALBERI DEL PARCO DEL POLLINO

#RIGENERABOSCHI SI PRENDE CURA DEGLI ALBERI DEL PARCO DEL POLLINO

Sensori applicati agli alberi dell’area del parco nazionale del Pollino per monitorarne lo stato di salute e attività di educazione ambientale con le scuole sono i capisaldi dell’iniziativa che coinvolge altre cinque regioni italiane. Coinvolti oggi circa 80 studenti e studentesse degli istituti comprensivi di Laino Borgo-Mormanno in Calabria e di Castelluccio Inferiore-Superiore in Basilicata.

Si è concluso alla Catasta del Pollino di Morano Calabro l’incontro di presentazione del nuovo progetto #RigeneraBoschi, ideato da Sorgenia per accrescere la consapevolezza sul ruolo delle foreste nella lotta ai cambiamenti climatici e nella prevenzione di incendi e dissesti idrogeologici. All’iniziativa di oggi hanno partecipato circa 80 alunni degli istituti comprensivi Laino Borgo-Mormanno, in Calabria, e Castelluccio Inferiore-Castelluccio Superiore dalla Basilicata.
Gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti e dirompenti, come ultimamente sta accadendo in diverse zone del Paese e non solo. Sorgenia ha dunque deciso di dar vita alla nuova iniziativa dedicata alle foreste italiane, dopo essersi impegnata nella cura del Mediterraneo aderendo al progetto M.A.R.E.

In seguito alla presentazione fatta a Milano e alle tappe in Emilia-Romagna, Toscana e Puglia, ora #RigeneraBoschi arriva nel parco nazionale del Pollino. Attraverso i dati acquisiti dai sensori “tree talkers” applicati agli alberi, si studierà lo stato di salute dell’area protetta di nuova istituzione più grande in Italia: il Pollino si estende su una superficie di oltre 192.500 ettari che comprende 56 Comuni, a cavallo tra Basilicata e Calabria.
L’assessore all’Agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione della Regione Calabria, Gianluca Gallo intervenuto oggi ha detto: “Il parco nazionale del Pollino è per il nostro territorio e per l’intero Paese un patrimonio di enorme valore. Siamo orgogliosi di sostenere il progetto #RigeneraBoschi perché è un modo per sottolineare come il Pollino sia collegato a opportunità di crescita e sviluppo. E’ inoltre una iniziativa concreta per dare voce a una nuova sensibilità sviluppata in modo diffuso verso i temi ambientali, in particolare negli ultimi anni”.

Anche Michele Busciolano, direttore generale Direzione ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, ha sottolineato la centralità delle aree boschive del territorio: “Gli alberi sono fondamentali per contrastare il cambiamento climatico, soprattutto in un’area estremamente fragile dal punto di vista idrogeologico come la nostra. La Basilicata ha un vasto patrimonio boschivo che è cresciuto del 55% dal 1977 ad oggi. In tale contesto si inserisce il parco nazionale del Pollino che rappresenta una risorsa strategica sotto il profilo sia paesaggistico sia economico. Dunque supportiamo il progetto #RigeneraBoschi convinti anche del fatto che gli alberi siano dei grandi biomarcatori, in grado di fornire segnali legati al cambiamento climatico. In linea con questo approccio, stiamo parallelamente realizzando una intensa attività di forestazione e manutenzione del patrimonio boschivo”.
In collegamento anche Giorgio Vacchiano, docente di Gestione e pianificazione forestale dell’Università degli Studi di Milano, che coordina la parte scientifica di #RigeneraBoschi.

“Questo progetto ha l’obiettivo di farci capire quali sono le migliori azioni da intraprendere perché il bosco possa resistere agli eventi climatici estremi ormai sempre più frequenti e assorbire maggiori quantità di CO2. La gestione delle foreste, fatta in maniera sostenibile e attenta, consente di mantenere l’equilibrio ecologico globale, tutelare la biodiversità e il benessere della comunità locali. I dati che otterremo da questo progetto costituiranno un importante contributo alla ricerca per capire sempre meglio come conservare, ripristinare e gestire le foreste in modo climaticamente intelligente”, ha affermato Vacchiano. Alberto Bigi, Chief Innovation & Development Officer di Sorgenia, ha commentato: “Il cambiamento climatico è davanti ai nostri occhi sempre più spesso, negli eventi estremi che stanno colpendo i territori in Italia. Le foreste sono importanti alleate nel mitigare queste situazioni e nel proteggerci dal dissesto idrogeologico. Per assicurarci che questo bene comune continui a
produrre benefici ambientali, economici e sociali, occorre gestirlo con cura. È fondamentale studiarlo e conoscerne lo stato di salute. Questo è esattamente lo scopo di #RigeneraBoschi, un progetto con il quale vogliamo promuovere la difesa dell’ecosistema ed essere presenti sul territorio, con iniziative di educazione ambientale pensate per le nuove generazioni”.


All’incontro hanno partecipato inoltre Valentina Viola e Giuseppe De Vivo, rispettivamente presidente e dottore forestale del Parco nazionale del Pollino. Quest’ultimo ha evidenziato il primato nazionale del territorio per indice di forestazione, pari al 60%. Dopo la presentazione, i ragazzi degli istituti scolastici sono stati accolti per una lezione di educazione ambientale in cui sono state illustrate le specificità del Parco del Pollino, l’importanza della biodiversità e della sua difesa, il significato della gestione sostenibile delle foreste e il loro ruolo essenziale nelle nostre vite.

#RigeneraBoschi si compone di due anime tra loro connesse: un progetto scientifico e un programma di attività di educazione ambientale rivolto ai più giovani. I dati raccolti in tempo reale grazie ai tree-talkers, dispositivi basati su tecnologia IoT, consentiranno di monitorare per i prossimi due anni lo stato di salute delle piante, la loro fisiologia, l’intensità della fotosintesi, la rapidità della loro crescita e il modo in cui reagiscono a eventi climatici intensi. All’interno di questi boschi i sensori sono stati installati in due zone distinte: una in cui la foresta cresce spontaneamente senza alcun genere di intervento, l’altra in cui si effettua una gestione sostenibile, attraverso un'attenta pianificazione di interventi calibrati rispetto alla tipologia di bosco e ai benefici ambientali e sociali che può fornire. L’obiettivo è analizzare la differenza che intercorre tra i due approcci.

Le regioni interessate sono Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, oltre a Basilicata e Calabria. I boschi da sottoporre al monitoraggio sono stati individuati in collaborazione con PEFC Italia – organizzazione internazionale che promuove la certificazione delle foreste. Altri partner del progetto sono cooperativa E.R.I.C.A. e Associazione Nazionale Guardie Ambientali Volontarie Custodi del Creato. 
Il progetto nazionale ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Tutti i dettagli sono disponibili a questo link: www.sorgenia.it/rigeneraboschi