Perché il problema della siccità, che ha interessato l'intera regione, ha colpito in modo tanto grave l'invaso della Camastra? In queste settimane se lo sono chiesto in molti. Dandosi le risposte più disparate.
Da presunti problemi strutturali della diga a sversamenti volontari di acqua dalla diga. Ipotesi che è stata anche al centro di una interrogazione parlamentare. A margine della conferenza stampa, Acque del Sud, in uno scarno comunicato, ha precisato che "in data 18 ottobre 2024, come riportato sul bollettino, “c’è stato un allineamento della quota/volume della diga Camastra (rispetto al giorno precedente) dovuta alle risultanze di rilievi di dettaglio (aggiornamento della batimetria rispetto al 2017) ed alle difficoltà di rilevazioni di campo con le attuali condizioni di minimo invaso. Si precisa pertanto – sottolinea Decollanz - che tale riduzione, al netto del prelievo giornaliero di Aql, non è in nessun modo riconducibile ad un rilascio volontario di risorsa idrica dall’invaso da parte dello scrivente gestore”.
Nel corso della conferenza stampa è stato tuttavia precisato che esistono "limitazioni all’invaso di diversa natura che obbligano a mantenere un livello oltre il quale l’acqua deve sfiorare". Limitazioni che sarebbero legate al rischio sismico e ad altri motivi non precisati. A questo si aggiunga che attualmente la Camastra è un sistema chiuso, non connesso con altri corpi idrici ed ecco spiegato, secondo quanto si è potuto apprendere in conferenza stampa, il perché di una crisi così grave.