Una petizione per salvare la statua del Cristo di Maratea dal degrado. Questa l'iniziativa lanciata in rete da alcuni cittadini che, in un appello indirizzato al sindaco della città tirrenica, Daniele Stoppelli, alla Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Basilicata e alla Presidente della Fondazione Cristo Redentore di Maratea, denunciano <lo stato di avanzato degrado in cui versa il Monumento del Cristo Redentore della città di Maratea, all'interno e all'esterno, nel complesso e nelle singole parti>, chiedendo <un intervento straordinario per necessità e urgenza, pena la perdita dell'importante e insurrogabile "bene culturale">.
L'imponente opera del fiorentino Bruno Innocenti, alta oltre 21 metri, fu realizzata tra il 1963 e il 1965, in un particolare impasto di cemento misto a marmo. Oggi, a quasi sessant'anni dalla sua ultimazione, i cittadini sono preoccupati per lo stato di conservazione della statua che guarda il monastero di San Biagio e volge le spalle al mare. <Molti - scrivono nella petizione - sono stati i solleciti in merito rivolti all' Ente Comunale che è proprietario del Monumento avendone accettata la donazione dal Conte Stefano Rivetti con Delibera del Consiglio Comunale n. 108 del 1963. Tra le tante note di richiesta di intervento, si cita per la documentazione, anche quella della Presidente della Fondazione "Cristo Redentore Maratea" del 20 settembre 2020. A tutt'oggi non c'è stato segno di intervento, eppure trattasi di un monumento "Vincolato" ovvero sottoposto per legge a tutela, essendo stato riconosciuto "Bene Culturale" ai sensi dell' articolo 10, comma 1, del D.Lgs. del 22 gennaio 2004 n. 42; con decreto della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Basilicata n.47 del 23 giugno 2022>. Di qui la petizione on line, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sorti del monumento.