Saverio Lamiranda (ad Terre di Aristeo) torna a lanciare l’allarme sullo stato in cui versa la strada provinciale 10 specie nei collegamenti con varie frazioni di territori a cavallo tra Melfese e Marmo.
Riportiamo la nota di Lamiranda: “È evidente - scrive - che nel Piano di viabilità della Provincia c’è qualche “buco” di troppo. Per chi come noi di Terre di Aristeo continua a sostenere che il gap infrastrutturale, con le strade innanzitutto, è una delle cause principali del progressivo spopolamento e della desertificazione dei paesi e borghi lucani, tutte le problematiche di viabilità sono al centro di attenzione ed iniziative. Tanto più che il presidente della Provincia Christian Giordano ha parlato di un Piano Marshal per la viabilità provinciale. Solo che sinora si è proceduto a pochi interventi differenziati per scelta di finanziamenti.
Il nostro riferimento è, in particolare, alla S.P. 10 Forenza-Acerenza. Voglio ricordare che l’estate scorsa un agricoltore delle contrade di Forenza ha usato un proprio mezzo agricolo, del materiale e con qualche ora di lavoro ha rattoppato tratti della S.P. 10 Forenza-Acerenza. Ma il “fai-da-te” non può diventare un metodo per rimuovere un’agonia che perdura e che non ci lascia molto tempo per intervenire. Eppure per procedere ad interventi di somma urgenza e messa in sicurezza su questa provinciale come sull’altra (S.P.122) che è fondamentale per i collegamenti tra Acerenza, Forenza e Maschito e l’Alto Bradano, non necessitano grandi risorse finanziarie e grandi mezzi.
È proprio una questione di volontà. Quella volontà a risolvere l’emergenza che attediamo dal Presidente Giordano a cui abbiamo ripetutamente chiesto di convocare un incontro per attivare un intervento straordinario almeno nei tratti più pericolosi. Chiediamo inoltre di valutare l’inserimento degli interventi per le due strade provinciali nell’Accordo di Sviluppo in fase di presentazione da parte di Aristeo ai sensi del decreto ex Mise 9/12/2014 art. 9 bis. Riteniamo che la proposta avanzata al Ministero sia concretamente ed effettivamente realizzabile se “insieme” riuscissimo a perseguire gli stessi obiettivi realizzando percorsi integrati nell’interesse esclusivo delle Comunità rappresentate, senza dimenticare gli operatori economici residenti nell’area, nonché le nuove generazioni che continuano ad emigrare. Confidiamo in una valutazione di merito della nostra proposta”.